gli inbook

Gli inbook sono libri narrativi in simboli caratterizzati da una proposta di lettura gratuita e accessibile a tutti, da una forte attenzione al registro narrativo e alla lingua, con la rappresentazione anche dei suoi aspetti astratti e apparentemente di dettaglio. In questo articolo ne percorriamo l’evoluzione, dalla nascita allo sviluppo attuale.

libri in simboli per l’inclusione e la partecipazione

Sappiamo che la lettura è un canale di accesso privilegiato alla cultura, ai miti, alla stratificazione delle narrazioni, delle conoscenze che ci costituisce come società umana, dell’homo sapiens che soprattutto su questo piano ha giocato la sua evoluzione, sul piano della cultura più che su quello delle modificazioni anatomiche, almeno negli ultimi duecentomila anni.

Da questo accesso, fondamentale per la possibile partecipazione al contesto sociale, nelle diverse possibili forme, sono state storicamente escluse le persone con disabilità intellettiva, a cui fin da piccoli non si leggeva, non trovando fra le proposte editoriali materiali ritenuti proponibili. Una deprivazione che andava ad aggiungersi alla situazione di vulnerabilità già esistente.

Nell’ambito della Comunicazione aumentativa (CAA), inizialmente sviluppata con una forte attenzione all’aspetto espressivo e riguardante le disabilità motorie, si è sempre più riconosciuta l’importanza del supporto alla comprensione e alla consapevolezza spaziale e temporale, per stare nei contesti sociali, iniziando dai più semplici per potersi poi spostare anche verso quelli più complessi.

lettura ad alta voce di inbook nel contesto pubblico di una festa

La proposta di intervento di CAA prevedeva l’introduzione nel contesto del bambino di una serie di strumenti quali la striscia delle attività, l’agenda del giorno, l’etichettatura denominativa e organizzativa, la tabella a tema e un vocabolario generale strutturato secondo le esigenze della persona, definito tabella principale.

Accanto a questi strumenti, generalmente non come primo elemento, venivano proposti testi costruiti sull’esperienza del bambino o adattati da testi editi esistenti (si veda più avanti il paragrafo Libri su misura).

Questi libri in simboli consideravano generalmente testo solo parzialmente espresso in simboli, “per un’introduzione graduale della complessità”, si pensava.

La collaborazione con le famiglie, gli operatori, gli insegnanti ha reso evidente che solo una traduzione piena poteva sostenere narrazioni emotivamente e lessicalmente ricche.

Nel tempo è stata anche riconosciuta la specificità del libro come strumento ecologico, per una condivisione naturale nei contesti di vita del bambino e del ragazzo e quindi candidato a costituire il primo elemento di esposizione ai simboli: ciascuno si sente abbastanza capace di scegliere un libro e di leggerlo. È l’intuizione di Nati per leggere, con cui vengono condivise fin dall’inizio strategie e finalità. 

Una lingua in simboli

Coesistono nel mondo e nello specifco nel nostro Paese diversi approcci alla CAA, che ne hanno messo a fuoco specificità e applicazioni diverse.

In particolare un bivio importante si apre sulla scelta di considerare i simboli prevalentemente come supporto visivo o come base per lo sviluppo di una lingua vera e propria.

Sembra evidente che il secondo paradigma si presti maggiormente per provare a rispondere ai bisogni, ai desideri e ai diritti delle persone con disabilità di accedere a quel piano importantissimo della cultura che sta nei libri.

La letteratura scientifica, pur con le criticità rispetto a un contesto specifico come la CAA, conferma l’importanza dell’esposizione a una rappresentazione ricca anche nei dettagli, in particolare la morfologia (Binger, Light, 2008).

Libri su misura

Questa dei libri in simboli è una specificità italiana, sostanzialmente assente in altri Paesi, fino ad ora.

Nelle Uonpia (unità operative di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza) si è partiti dai libri su misura, libri in cui il contenuto, come un abito di sartoria, viene adattato agli interessi, alle capacità, alla situazione in cui il bambino si trova: la sua zona di sviluppo prossimale.

esempio di testo personalizzato

I libri su misura possono essere personalizzati, costruiti intorno a un’esperienza emotivamente importante, positiva o negativa (la vacanza al mare, il ricovero in ospedale), interessi specifici (I pompieri, le ruspe) o una grande passione (Spiderman).

L’argomento ha un elevato livello motivazionale per il bambino, e spesso è il primo aggancio possibile per bambini molto piccoli, con disabilità complessa, con gravi difficoltà nella comprensione linguistica, difficoltà attentive o con minima ampiezza di interessi.

pagina di libro modificato

Libri su misura possono invece essere modificati, a partire da libri già editi, in cui il contenuto viene adattato, negli aspetti linguistici e di struttura narrativa, per renderle più vicine all’esperienza del bambino,  nelle illustrazioni e nella possibilità di accesso fisico.

Hanno il vantaggio di poter esporre il bambino a un linguaggio più ricco e strutturato, in cui si gioca con le ripetizioni e con le emozioni come in tutti i libri per bambini, e di potersi far leggere le stesse storie che leggono gli altri bambini. Condividendole con loro in classe.

Il focus in questi libri è la motivazione, l’aggancio del bambino. “Se non è su misura il libro non funziona, non interessa” è la logica che muove questo approccio. 

Libri in simboli nella scuola dell’infanzia e in biblioteca

Questi libri entrano nella scuola dell’infanzia, accompagnando i bambini per cui sono costruiti, e diventano rapidamente oggetto di curiosità dei compagni, anche dei più piccoli, che cominciano a contenderseli.

Allo stesso tempo a Verdello, frutto dell’intuizione della Uonpia e dell’accordo con il Comune, questi libri entrano nella biblioteca pubblica. Parliamo del 2006.

Questi due fatti, che rimandano alla condivisione del proprio percorso, dei propri prodotti e riflessioni con il contesto, e al riconoscere la dignità di questi prodotti di stare nello spazio pubblico, proposti a tutti, danno concretezza al diritto di accesso alla cultura  e al diritto di partecipazione alla comunità, in modo inizialmente lento e progressivamente sempre più tumultuoso.

Si genera così un’aspettativa diffusa della disponibilità di libri in simboli. Tanti libri in simboli fra cui poter scegliere.

La costruzione sartoriale, sia per le ingenti risorse necessarie, sia per le potenziali difficoltà rispetto alla condivisione, appare insufficiente, pur rimanendo fondamentale per tutte le situazioni di motivazione iniziale e nei rapporti clinici.   

Dal libro su misura agli inbook

Avviene lungo questi passaggi la transizione dal libro su misura a quello che nel Centro sovrazonale di comunicazione aumentativa di Milano e Verdello (Csca) viene definito inbook, per comprenderne le sue valenze inclusive e di coerenza di modello.

inbook perchè
copertina del libro "costruire libri e storie con la caa"

La prima occorrenza di questo nome è all’interno del libro che raccoglie in modo sistematico l’esperienza del Csca, Costruire libri e storie con la CAA. Gli IN-book per l’intervento precoce e l’inclusione, di Antonella Costantino, edito da Erickson nel 2011.

Il modello viene ulteriormente affinato in termini linguistici attraverso il confronto con le Università Bicocca di Milano e Ca’ Foscari di Venezia e viene messo alla prova nella traduzione di libri da parte delle diverse équipe che intanto si formano, all’interno di progetti regionali che coinvolgono le biblioteche, come poi diremo.

Le caratteristiche più importanti di questo modello sono il rispetto per il registro narrativo originale e la traduzione piena in simboli secondo un paradigma linguistico e il confronto costante in una comunità di pratica.

Il modello inbook è curato dal Centro Studi Inbook (csinbook.eu), che ne è garante della coerenza e dello sviluppo.

logo inbook

È caratterizzato da :

  • Fedeltà al ritmo narrativo e al dialogo fra testo e immagini del libro originale
  • Sistema simbolico dotato di regole di composizione che include la scrittura in simboli dell’intera frase ( compresi articoli, pronomi, congiunzioni) e le caratteristiche morfologiche peculiari della nostra lingua (ad esempio genere e numero per gli articoli)
  • Rappresentazione multimodale: ciascun simbolo è composto da un elemento grafico e da un elemento alfabetico in stampato minuscolo, posto nella parte superiore. Entrambi sono inseriti in un riquadro che dà visivamente unità ai due elementi
  • Simboli in bianco e nero, come consuetudine nei testi
  • Utilizzo del modeling per la lettura: durante la lettura i simboli vengono indicati uno ad uno, facendo attenzione a non coprire con il dito nè l’immagine nè la parola, e mantenendo velocità e ritmo della narrazione. In questo modo si aggiunge all’ascolto la presenza del simbolo associato alla parola letta e chi ascolta può seguire più facilmente il testo (si possono trovare esempi video di lettura con il modeling nel sito del Centro Studi Inbook).
     
esempio di utilizzo della morfologia nei simboli

Proprio come una lingua il modello è dinamico: le sue evoluzioni avvengono attraverso un continuo confronto nell’ambito del Centro studi stesso, con riferimento alle evidenze scientifiche in letteratura, alle ricerche sul campo e alle trasformazioni delle conoscenze in ambito linguistico-comunicativo, percettivo visivo, grafico, tecnologico e alla condivisione con i contesti che utilizzano gli inbook.

Alcune evidenze dalle ricerche nelle scuole dell’infanzia

Il Csca ha sviluppato negli ultimi quattro anni, in collaborazione con l’IRCCS Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, due ricerche che hanno coinvolto scuole dell’infanzia della città di Milano e della provincia di Mantova. (titolo delle ricerche)

Due dati rilevanti emergono da queste ricerche:

1. Il supporto a livello linguistico offerto dall’esposizione alla lettura ad alta voce di inbook, significativo soprattutto per quegli studenti che si trovavano in una situazione di maggiore difficoltà, in particolare nella comprensione degli aspetti morfologici.

La figura che segue mostra come i due studenti che si trovavano molto distanti dal gruppo classe (gruppo A, inbook) si siano molto riavvicinati alla classe al tempo t2, a distanza di pochi mesi, in cui gli studenti erano stati semplicemente esposti alla lettura ad alta voce di inbook.

grafico tcgb ricerca inbook

Figura 1: TCGB (test di comprensione grammaticale nei bambini): numero di errori nei gruppi al tempo t0 e t2

2. L’effetto di supporto alla pragmatica (uso del contesto e comunicazione non verbale) che ha un forte impatto sulle relazioni sociali, evidenziato con l’utilizzo del test CCC-2.

Al tempo t1 si notano, in particolare per il gruppo di bambini bilingui presenti nella classe in cui sono stati letti inbook, miglioramenti significativi rispetto all’interazione con il contesto, la comunicazione non verbale, le relazioni sociali, e gli interessi.

Figura 2: CCC-2 (Children’s Communication Checklist – 2a edizione) elementi pragmatici della comunicazione

Rete biblioteche

Ogni strumento di comunicazione vive quando gli è riconosciuta dignità e diventa base di scambio fra le persone, nella vita quotidiana, nelle relazioni affettive, per la cittadinanza, nella cultura e nel divertimento, nella narrazione. La comunicazione aumentativa integrata di territorio che il Csca promuove si colloca in questi luoghi di vita delle persone.

Un prezioso alleato in questa diffusione e riconoscimento di dignità sono le biblioteche, le persone che in essere lavorano e che ne costituiscono l’anima.

Da una prima intuizione di collaborazione importante sviluppatasi con la Biblioteca Comunale di Verdello, si è proseguito con una relazione progettuale intensa con la Biblioteca Civica di Brugherio, che è diventata referente di una rete di biblioteche che promuovono la diffusione dei libri in simboli, in costante crescita.

rete biblioteche inbook, il percorso

Figura 3: dalla prima biblioteca pubblica a Verdello alla rete biblioteche inbook

La rete di biblioteche è elemento di connessione, di condivisione di buone pratiche in termini di costituzione e gestione della sezione inbook, orientamento del lettore, promozione di occasioni di lettura, azioni di sensibilizzazione verso il contesto sociale, mostre.

Questa rete sviluppa anche la condivisione di inbook, sulla base di un protocollo di scambio solidale e comunque controllato per rispettare i diritti d’autore delle case editrici che hanno fornito le liberatorie per la possibile traduzione inbook dei loro libri più belli. L’investimento delle diverse équipe che collaborano con le biblioteche diventa capitale sociale di una comunità più ampia, messo a disposizione di tutti.

La rete biblioteche inbook è attualmente costituita da 40 biblioteche e sistemi bibliotecari da Bolzano a Foligno e ha un catalogo condiviso di circa 340 inbook. Ulteriori informazioni sono disponibili nel sito (rbinbook.eu)

Gli inbook e le biblioteche come elementi di cittadinanza generativa

La diffusione di inbook nei contesti di vita delle persone con bisogni comunicativi complessi, l’azione culturale e sociale delle biblioteche che li mette a disposizione della cittadinanza e li fa conoscere attraverso l’orientamento e i laboratori di lettura, i progetti di alternanza scuola lavoro che si sviluppano in collaborazione con le scuole mettendo a tema la traduzione in simboli di contenuti per i compagni, con un lavoro sul testo e la presentazione dei concetti chiave, i progetti di accessibilità comunicativa sviluppati con le amministrazioni che traducono in simboli strumenti informativi e di orientamento negli spazi pubblici costituiscono elementi di cittadinanza generativa (vedi gli esempi).

La «cittadinanza generativa» è un cambio di paradigma verso nuovi modi di essere società. Chiede ad ogni persona di contribuire alla lotta alla povertà e alla disuguaglianza, mettendo in campo le proprie capacità a «corrispettivo sociale». In questo modo chi beneficia di aiuti di welfare può entrare in gioco attivamente e aiutare ad aiutarsi, così da generare dividendo sociale. (Fondazione Emanuela Zancan, 2015).

Viene superato il modello assistenziale e  riconosciuto il diritto alla partecipazione delle persone con disabilità, che da oggetto di assistenza diventano soggetto protagonista.

Le persone con disabilità dei due CDD (centri diurni per persone con disabilità) di Rezzato e di Ghedi trovano il frutto del proprio lavoro pubblicato in un inbook che fa parte del patrimonio della biblioteca e, attraverso il protocollo di scambio, anche di molte altre della rete Rbi.

Gli studenti del Liceo Manzoni di Lecco consegnano le 36 dispense in simboli da loro progettate, realizzate e distribuite, ai contesti di vita della comunità della città: biblioteca, scuole, presidi socio sanitari, spazi culturali.

Le persone con disabilità trovano in una veste accessibile elementi della cultura che per lungo tempo sono stati loro preclusi.

Quando la persona è investita di fiducia si attivano processi di rigenerazione, responsabilizzazione delle persone e rendimento della spesa sociale necessaria per aiutare chi si trova in situazioni di esclusione sociale e povertà estrema. (Bezze, M. Innocenti, E., 2016) Cittadini protagonisti prendono parola con consapevolezza nello spazio pubblico, e costruiscono la storia della comunità in cui vivono.

Inbook e editoria

Ambito lungamente in sofferenza questo dell’editoria rispetto agli inbook e ai libri in simboli in senso più ampio, ha visto nel 2017 una fioritura di nuove uscite, a cura di Erickson (Il Piccolo Principe, Pinocchio e, in tre cofanetti di Storie con la CAA: Paolo e i capelli ribelli, Anna e l’altalena, Luigi e il minestrone, Marco va in bicicletta, Lisa e Matteo e il treno del sonno, Giulia e l’arcobaleno, La talpa Clotilde e il suo formidabile naso, Clarabella, la gocciolina di rugiada, Appuntamento nello spazio), Il Castello (Bravo!, Gnam!, Cucù, sono qua, Un fantasma nella mia stanza), Storie cucite (Yxxy, una storia speciale, il segreto non segreto), Corsiero (Il  pinguino senza frac) e più recentemente La meridiana (il Diario di Anna Frank), Teka edizioni (I promessi sposi), Homeless book (una scorpacciata di carote, Che paura Sam, No, le unghie no), Il Papero (La scimmia abbracciona, Animali in cerca di amici), Bertoni (Buon appetito), La vita felice (la nave, il pullman, Fragomino dorme senza ciuccio, Fragomino fa il bagnetto, Martina gioca, Martina si veste). Qui è scaricabile la bibliografia degli inbook editi.

Con un modello di simbolizzazione diverso c’è anche la collana i libri di Camilla (Che rabbia, Le parole di Bianca sono farfalle, Lindo Porcello, Il piccolo coniglio bianco, Piccolo uovo, La scatola gialla) e la collana Pesci parlanti di Uovonero.

Una possibilità di scelta per i lettori che inizia a rispondere all’enunciato della Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità.

Fragili costruzioni di uomini per cercare di comunicare l’umano. Fragili e necessarie.

Milano, maggio 2018

Bibliografia

Binger C, Light J., 2008, The Morphology and Syntax of Individuals who use AAC: Research Review and Implications for Effective Practice, Augmentative and Alternative Communication Vol. 24 , Iss. 2, 2008

Causa P. e Manetti S Evidenze degli effetti della promozione della lettura nelle cure primarie, “Quaderni ACP”, vol.10(6), ., 2003pp.42-46.

Costantino, M.A. (2011). Costruire libri e storie con la CAA. Trento: Erikson.

Costantino M.A., Marini M., Bergamaschi E. e Lanzini L. (2006), Dal “libro su misura” alla “biblioteca di tutti”, “Quaderni ACP”, vol. 13(5), pp.199-203.

Jalla C., Veruggio G., Schiaffino A., Castellano L. e Cassinelli L. (a cura di) (2003), Collana “Libri per bambini molto speciali”, Roma, Editori Riuniti.

Nati per leggere (2008), Nati per leggere: una guida per genitori e futuri lettori, Roma, AIB, 3° ed

Ronfani L, Sila A, Malgaroli G., Causa P. e Manetti S. (2006), La promozione della lettura ad alta voce in Italia. Valutazione dell’efficacia del progetto nati per leggere, Quaderni ACP, vol.13, pp.187-94.

Zuckerman B. e Augustyn M. (2011), Books and Reading: Evidence-Based Standard of Care Whose Time Has Come, “Academic Pediatrics”, vol.11, pp.11–17.

Shepherd T.A., Stacy McDougall S. (2008), Communication Access in the Library for Individuals who use Augmentative and Alternative Communication, AAC, Vol. 24 , Iss. 4, pp 313-322

Detti E. (2012), Piccoli lettori crescono: come avvicinare bambini e ragazzi alla lettura, Trento, Erickson

Picherle S.B. (2013), Formare lettori, promuovere la lettura: riflessioni e itinerari narrativi tra territorio e scuola, Milano, Angeli

Ramonda C. (2013), La biblioteca per ragazzi, Milano, Editrice Bibliografica

Levorato M.C. (2000), Le emozioni della lettura, Bologna, Il Mulino

Sola S., Terrusi M. (a cura) (2009), La differenza non e’ una sottrazione : libri per ragazzi e disabilita’ / ideazione Ibby Italia, in collaborazione con Lapis edizioni, Roma, Lapis

Magni E., Ungari M., Denti C., Conti C.A., Costanzi L. e Introzzi R., (2014) Storie con la CAA 3 : tre IN-book per bambini di 3-6 anni, Trento, Erickson, inserito nella selezione Outstanding books for young people with disabilities IBBY 2015

IFLA, Libraries for children and young adults section (2004), Linee guida per i servizi bibliotecari per ragazzi: i servizi bibliotecari per ragazzi oggi più importanti che mai per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie in tutto il mondo, Roma, Associazione Italiana Biblioteche

Bezze M., Innocenti E. (2016) Non posso aiutarti senza di te: risultati di pratiche generative, in “Studi Zancan”, 4, pp. 12-18.

Esempi di cittadinanza generativa, citati nel testo

– Associazione Gis, Reggio Emilia, Traduzione in simboli della Costituzione italiana nella versione easy to read

Il paese di Chicistà, Roberto Piumini, Versione tradotta in simboli dall’equipe di Rezzato con illustrazioni a rielaborate dai CDD di Rezzato e Ghedi

Potenziare le capacità espressive. Apprendere, comprendere, comunicare, includere con la CAA, Progetto di alternanza scuola lavoro della Classe 3^C del Liceo linguistico Manzoni di Lecco in collaborazione con Aspoc